Gabriele è l'angelo inviato da Dio che nell'Antico Testamento compare due volte: è mandato al profeta Daniele per aiutarlo ad interpretare il significato di una visione e per predirgli la venuta del Messia.
Nel nuovo testamento è presente per due importanti annunci di nascita: apparve a Zaccaria, per annunciargli la nascita del Battista e poi, questa è considerata la sua missione più importante, a Maria con l'annuncio dell'incarnazione di Gesù.
A Gabriele venivano attribuiti dagli ebrei altri interventi nella storia dell'uomo, quali il seppellimento di Mosè e la distruzione dell'esercito assiro.
L'angelo Gabriele venne promosso ad arcangelo dai testi dei vangeli apocrifi, senza che per questo derivasse una particolare distinzione iconografica, dipendente piuttosto dall'episodio rappresentato che dagli attributi specifici. Per questa ragione non è imprescindibile per Gabriele l'immagine dell'arcangelo in abiti da dignitario di corte, con una tunica dalmatica bianca coperta alla clamide. Gabriele conserva l'attributo degli angeli e degli arcangeli, ossia la lunga bacchetta degli ostiari che può essere sostituita dal giglio portato alla Vergine.
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