Michele è citato nella Bibbia, nel Libro di Daniele, come primo dei principi e custodi del popolo di Israele. Nel nuovo testamento è definito Arcangelo nella Lettera di Giuda, mentre nel Libro dell'Apocalisse, Michele è l'angelo che conduce altri angeli nella battaglia contro il drago che rappresenta il demonio, e lo sconfigge. L'immagine di Michele Arcangelo, sia per il culto che presto gli venne tributato, sia per l'iconografia, dipende direttamente dai passi dell'Apocalisse. Sulla base di questo testo ne vennero scritti altri dedicati a Michele che finirono per definirlo come un essere maestoso con il potere di pesare le anime prima del Giudizio. L'iconografia bizantina prediligeva l'immagine dall'arcangelo in abiti da dignitario di corte rispetto a quella, pure rappresentata, dal guerriero che combatte il demonio o che pesa le anime, invece pienamente adottata in Occidente.
Il nome, di origine ebraica, significa "Chi come Dio?".
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