venerdì 3 luglio 2009

Cozze, come pulirle e prepararle


Le cozze, dette anche mitili, muscoli, peoci possono essere acquistate in pescheria o raccoglierle vicino agli scogli. Nel primo caso assicurarsi della provenienza, meglio se sicura o di qualche allevamento, nel secondo caso assicurarsi che il mare dal quale le si raccolgono sia non inquinato e attraversato da correnti frequenti.

Ecco alcuni consigli per pulirle e lavarle. Scartare dalle cozze quelle che hanno i gusci rotti o sono già aperte e non si chiudono al contatto: sono morte, quindi non commestibili.
Raschiarle con una spazzola dura, preferibilmente di metallo ad una ad una sotto fredda acqua corrente. Togliere le incrostazioni, magari con un coltello ed estirpare il ciuffetto di peli che sporge da un lato. Sciacquarle nuovamente sotto l'acqua corrente e raccoglierle con le mani.
A questo punto bisogna farle aprire. Dopo averle lavate metterle in una casseruola su un fuoco vivace con un coperchio. Periodicamente girarle e saltarle. Dopo 4-6 minuti le cozze cominciano ad aprirsi, raccoglierle e passarle in un piatto. Scartate tutte quelle che non si aprono dopo diversi minuti, sono morte.

Ecco una veloce ricetta per prepararle.
Cozze alla marinara
Ingredienti per 4 persone
1kg e 200
g di cozze; 2 cipolle; 1 spicchio d'aglio; 1 carota; 1 foglia d'alloro; una decina di grani di pepe nero; 1 bicchiere di vino bianco secco; 20g di burro; 2 cucchiai di prezzemolo tritato.
Dopo aver pulito le cozze come detto sopra, metterle in una casseruola, unendo cipolle tritate, aglio, carote, alloro, pepe e vino bianco.
A mano a mano che si aprono mettere le cozze in un piatto tenendole al caldo.
Filtrare con un colino o un pezzo di stoffa pulito il fondo della casseruola e metterlo in una casseruola dove lo si mette a bollire su fiamma vivace fino a che 2/3 circa del liquido non evapora. Unire il burro fino a che non si scioglie. Ora versare questo sugo sulle cozze e spolverarle con il prezzemolo finemente tritato. Ecco un veloce metodo per mangiare le cozze!


Amo conficcato nella pelle


Capita, a volte quando si pesca di incappare in un incidente fastidioso: un amo si conficca nella pelle, più spesso in quella delle dita. La prima cosa da dire è che non conviene cercare di estrarlo. La struttura dell'amo con il suo uncino lacererebbe la carne rendendo più dolorosa e pericolosa l'estrazione. Sarebbe una buona cosa trovare un pronto soccorso per farsi medicare immediatamente. In casi di emergenza, quando non c'è un centro facilmente raggiungibile la cosa migliore è spingere tutta la punta attraverso la pelle verso l'alto, in modo da fare uscire l'estremità. A quel punto tagliate la punta dell'amo con una forbice per metalli ed estraete l'amo.
Successivamente bisogna pulire e disinfettare la ferita, bendarla il prima possibile. Se è il caso consultare il medico o fare una puntura di antitetanica. Pescate con attenzione!
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