giovedì 21 maggio 2009

Come costruire una bambola di pezza?


Come si costruisce una bambola di pezza?

Costruire una bambola di pezza, è uno dei giochi più divertenti da insegnare ai bambini per poterli intrattenere, ma come si realizza tecnicamente? Ecco a voi pochi semplici passi per riuscirci!

  • Prendete carta e pennarello e disegnate la sagoma della vostra bambola. Il disegno deve essere minimo di 30cm di grandezza con 5 mm di abbondanza sui lati. Munitevi di stoffa rosa pallido e beige, e ricalcate su questa stoffa la vostra sagoma.

  • Una volta ottenuto il disegno sulla stoffa potete procedere in due modi, uno più semplice e meno pericoloso per i bambini ossia disegnate sul verso diritto la bocca (per intenderci quello che sarà visto da tutti), il naso e gli occhi con una matita o penna, oppure ricamare dal rovescio (quello che andrà nascosto all'interno) con filo di colore rosso la bocca, nero il naso e verde/azzurro o dei bottoni per gli occhi (ma questo in caso volete fare una bambola più complessa).

  • A questo punto ritagliate le sagome disegnate con 5 mm di distanza dai bordi e cucite insieme ponendo diritto con diritto, potete farlo a macchina o a mano, per i bambini potete usare anche una spillettatrice (sempre sotto vostro controllo) o la colla se la state realizzando in carta stoffa. Lasciate a lato una piccola fessura.

  • Ora imbottite la vostra bambola con gommapiuma o qualsiasi altro materiale morbido che avete, anche stracci vecchi vanno bene. Fate attenzione a riempire bene le braccia e le gambe in modo che risultino uniformi. Chiudete con un sottopunto. Nb. potete usare anche ovatta.

  • La parte più divertente però la realizzazione dei capelli che potete realizzare con dei classici avanzi di filo di lana o con delle striscioline di carta stoffa o ancora con dei fili da pacchi arrotolati con la forbice. Fissateli al centro della testa della bambola con dei punti nascosti, per far si che siano uniformi cuciteli al centro trasversalmente ( tra una e l'altra cucitura lasciate 1 cm di spazio).

Per un tocco di classe in più potete realizzare con la stoffa avanzata o una in particolare dei vestitini calcolando 2,5 cm in più di larghezza dal vostro modello base.

Buon divertimento!

mercoledì 20 maggio 2009

I modi del verbo


Che cosa sono i modi del verbo? A che cosa servono?

La lingua italiana è molto complessa, viste le sue numerose regole grammaticali, in particolare dei verbi e dei suoi modi che ci permettono di creare periodi con differenti azioni.

I modi del verbo servono a indicare secondo diverse forme le modalità dell'azione del verbo stesso.

I modi del verbo possono essere finiti o indefiniti.

Chiamiamo modi finiti quelli che nei loro tempi definiscono sempre la persona 1ª 2ª 3ª singolare e plurale, mediante delle desinenze specifiche; ne esistono quattro:

Modo indicativo ---> chi parla ci introduce ciò che dice come realtà;
es. Questa penna è la mia - Secondo te io parlo troppo?

Modo congiuntivo ---> chi parla presenta ciò che dice come una possibilità o opinione.
es. Mangi pure? - Magari tu parlassi un po' di meno!

Modo condizionale ---> chi parla ci presenta ciò che dice con opinione di realizzazione a patto che si verifichi una certa situazione, usando il "congiuntivo".
es. Parlerei di meno, se avessi sete.

Modo imperativo*---> chi parla presenta ciò che dice come ordine o esortazione, invito o consiglio. es. Zitta! - Bevi un goccetto! - Sta attento!

*l'imperativo presenta un'eccezione perché ha solo due forme ossia 2ª persona sing. e plur.


I modi indefiniti, invece sono quelli che non definiscono la persona cui si riferiscono. Ne esistono tre:

Modo infinito---> ossia indica solo il significato del verbo; per questo è ritenuto sostantivo, ossia funziona da nome.
es. Parlare stanca.
nb. l'infinito non indica ne numero ne genere.

Modo participio---> è una forma verbale che funziona come misto tra nome e aggettivo.
es. Era apprezzata da molti.

nb. il participio è usato anche per descrivere azioni fatte al momento, sia in una frase relativa o temporale.
nb. il participio presente indica sempre il numero e nel tempo passato il genere. es. Avanzava una folla che parlava!

Modo gerundio---> indica un'azione che si sta svolgendo in questo dato momento.
es. Non avendo ricevuto risposta ho parlato.

nb. Il gerundio non ha numero né genere, solo nelle forme passive e riflessive.
nb. Accompagnato dal verbo stare, indica un'azione in svolgimento.
es. Adesso
stiamo parlando ti richiamo più tardi.





martedì 19 maggio 2009

I verbi


A cosa servono i verbi?

I Verbi sono importantissimi, indicano all'interno della proposizione il "predicato" ovvero la parte del discorso che dice qualcosa sul soggetto, quello che predica appunto.
Il verbo trasmette, dunque, informazioni sul contenuto del discorso, ci fa capire il:



"Numero" ossia se è plurale o singolare
  • es. Rest-"a" a scuola - singolare
  • es. Rest-"ano" a scuola - plurale

"Genere" ossia se è maschile o femminile
  • es. E' promoss-"a" - femminile
  • es. Sono rimandat-"i" - maschile

*quando esistono invece soggetti di genere differente prevale il maschile:
es. Carlo e Maria sono partit-"i"

"Persona" ossia la persona che parla, se 1°persona (chi parla), se 2° persona (a chi parla), se diversa da queste 3° persona.

es. 1° "Disturbo?"
es. 2°
"Si, disturbi!"
es. 3°
"Chi disturba?!"

eccezione fatta per i verbi impersonali che utilizzano la 3° persona senza indicare il soggetto o anche espressioni tipo "pare" "sembra"; inoltre, in alcuni casi, il verbo può essere transitivo o intransitivo: è cotruito tramite la particella riflessiva si o ci si

es. Piove, tuona, succede, accade, sembra, si canta, ci si diverte, etc.

Altro modo identificativo dei verbi è, il modo del verbo che possono essere finiti o indefiniti, che stabiliscono la modalità d'azione, nei tempi del verbo che possono essere semplici o composti, e l'aspetto del verbo che riguarda il grado di compiutezza, tipo di svolgimento e durata di riferimento al discorso.
Per finire esistono i verbi ausiliari, essere e avere, che vanno ad aiutare "dare appunto ausilio" ad altri verbi.

nb. Per le regole della coniugazione vai alla guida specifica.
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